La Cappella dei Santi Chiaffredo e Orso, preceduta da un ampio portico d'ingresso aperto su tre lati, sorge in posizione isolata, lungo l'antico sentiero che risaliva il versante montano e collegava la sottostante Borgata Chiot Garin a borgata Puy: tale luogo del sacro è a servizio di entrambi gli insediamenti. A navata unica, di forma rettangolare, presenta il tetto a capanna e la copertura in lose; il campanile è a vela. La facciata principale è stata riccamente decorata nel 1912 dal pittore di Sampeyre Tommaso Testa; sulla porta d'ingresso campeggia l'immagine della Madonna col Bambino tra i Santi Chiaffredo e Orso. Le riplasmazioni di Otto e Novecento hanno sostanzialmente cancellato le campagne decorative precedenti, delle quali è però interessante leggere nella storiografia locale: "Fra Stefano da Tenda giunse a Casteldelfino sul finir di maggio del 1603. [...] Nella parrocchia di Casteldelfino, riparò le devastazioni fatte alla cappella di S. Giovanni Battista delle Torrette, ricostrusse quella di S. Bernardo, e volle che le borgate Rabioux, Bertines, Posterle e Puy ne avessero pur una ciascuna, edificandole dalle fondamenta. [...] In tutti questi sacri edifizi si nota ancor ora che tutte le finestre sono aperte all'est od al sud, e non se ne trova una sola volta al nord. Dopo l'erezione o restauro delle fabbriche materiali Fra Stefano pensò alla costruzione degli altari, indi provvide alle chiese parrocchiali ed alle cappelle i vasi sacri, le paramenta e tutto quanto occorre. Per far fronte a tante spese concorsero i Missionari coi loro risparmi e colla loro opera manuale, i loro superiori con sussidi e con elemosine raccolte a tale scopo, ed il popolo con oblazioni volontarie in assi, travi, denari, ecc. [...]" (C. Allais, "La Castellata", 1891).