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Sacro Monte di Domodossola
Diocesi di Novara ( sec. XVII; XIX )
Borgata S.M. Calvario, 5 28845, Domodossola, VB
Il Sacro Monte Calvario è il più settentrionale dei Sacri Monti, sia per collocazione geografica, sia per gli influssi culturali della vicina Svizzera. Il percorso devozionale si snoda dal centro abitato di Domodossola al colle di Mattarella, poco distante dall’antico borgo, dove un tempo si trovava il castello ora distrutto. L’avvio della costruzione del Calvario si deve ai padri cappuccini Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho, i quali nel 1656 diedero inizio ai lavori per la realizzazione di un’opera che consentisse ai pellegrini di rivivere la Passione di Cristo in una sorta di “Biblia Pauperum”. La scelta di edificare il Sacro Monte sul colle non è casuale poiché si tratta di un luogo collocato su un’altura particolarmente adatta a costruire un baluardo della fede cristiana. Il progetto ottenne il consenso delle popolazioni locali, che contribuirono con sostanziose offerte e mettendo a disposizione le proprie maestranze.
I temi del percorso catechistico-devozionale del Sacro Monte sono gli episodi della Via Crucis e la Passione di Cristo sul Calvario. Nel 1657 venne realizzato il Santuario del Crocifisso, punto culminante del percorso devozionale, all’interno del quale si trovano due cappelle dedicate a Gesù che muore sulla croce e alla Deposizione. Le altre cappelle furono costruite negli anni seguenti in posizioni isolate, lungo la strada selciata che sale dalla città. Quando, nel 1810, le soppressioni napoleoniche allontanano i Cappuccini, il Sacro Monte risultava ancora incompiuto. Nel 1828 l’arrivo di Antonio Rosmini, che fondò sul colle l’Istituto della Carità, diede un nuovo impulso ai lavori e permise di completare il Sacro Monte Calvario, come oggi lo vediamo, costituito da quindici cappelle. La dilatazione degli interventi nell’arco di quasi due secoli conferisce al complesso del Sacro Monte caratteri architettonici che spaziano dal barocco al neoclassico e hanno fra i protagonisti vari artisti. A Tommaso Lazzaro, originario della Valle d’Intelvi, fu affidata nel 1657, al momento cioè della fondazione, la progettazione del complesso , a cui seguirono Antonio, Domenico e Pier Maria Perini; allo scultore Dioniso Bussola, protostatuario del Duomo di Milano e già attivo al Sacro Monte di Varese, la realizzazione di alcuni gruppi statuari atti a decorare le cappelle, tra cui Cristo spirante sulla croce, Maria Vergine, San Giovanni e la Maddalena che costituiscono il gruppo centrale del Santuario della XIII stazione. Ancora nella opere plastiche nella seconda metà del Seicento intervengono il Bussola e Giovanni Battista de Magistris con quarantadue statue, e successivamente Giuseppe Rusnati, mentre per i fondali delle cappelle dal 1699 al 1708 intervene il pittore milanese Giovanni di Sanpietro.
IL PERCORSO DEVOZIONALE E IL SANTUARIO DEL SANTISSIMO CROCIFISSO
Il percorso del Sacro Monte del Calvario prevede una Via Regia o processionale che partendo dai piedi del colle della Mattarella permette di raggiungere il santuario del Santissimo Crocifisso. Lungo il percorso sono dislocate le diverse cappelle con la rappresentazione plastica dei Misteri o Stazioni della Via Crucis.
Al santuario, progettato da Tommaso Lazzaro in forma di ottagono, si accede attraverso un vestibolo costituito da un porticato coperto da una volta a botte, affrescata da Giovanni di Sampietro con angeli e simboli della Passione, e sostenuto da pilastri. All’interno molto è il raccoglimento. Tutto il programma iconografico ruota intorno al tema di Cristo morto in croce e la decorazione culmina nella cupola con la rappresentazione della Santissima Trinità in gloria. Arricchiscono e completano il contesto teologico le statue degli otto profeti realizzati da Dioniso Bussola e Giovanni Battista De Magistris, lì collocate nel 1670. Agli stessi plastificatori è dovuto anche il Cristo Risorto che campeggia in una mandorla di raggi in uno spicchio della cupola verso il presbiterio. La prima cappella entrando a sinistra, oggi dedicata alla Visione della Croce, era un tempo intitolata al Mistero della Natività e Adorazione dei Magi. Per ragioni di coerenza con la restante iconografia è stata mutata e le statue dei Re Magi tolte. Decora la cappella la grande croce sostenuta da angeli che appare a Gesù Bambino, alla Madonna e San Giuseppe, quale anticipazione della missione di Cristo. La seconda cappella è dedicata alla Santissima Trinità e la successiva al Crocifisso. Nel 1913 in occasione delle celebrazioni in onore dell’Editto di Costantino, la decorazione interna del santuario è stata rinnovata per mano dei pittori G. De Giorgi e Enrico Volonterio.
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https://www.sacrimonti.org/sacro-monte-di-domodossola
Sito web del Sacro Monte di Domodossola.
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