Chiesa di San Leonardo
Diocesi di Acqui ( sec. XVII; XVIII )
Fu riedificata a partire dal 1682 ad opera del capomastro Stefano Melchioni e finanziata anche dal duca di Savoia Carlo Emanuele II che così concesse a Canelli l'unico intervento di committenza sabauda.
Chiesa di San Dalmazio
Diocesi di Alessandria ( sec. XI; XIII; XVI )
La prima chiesa di San Dalmazio fu consacrata da Papa Pasquale II nell'anno 1110. Distrutta dal Barbarossa, fu ricostruita dal 1270, per concludere le navate laterali solo fra il 1560-1576. Ha un'originale facciata neo-gotica a fasce.
Chiesa di Santo Stefano
Diocesi di Alessandria ( sec. XIII; XVI; XIX )
La chiesa di Santo Stefano fu eretta nella seconda metà del XIII sec. La dedicazione al Protomartire rivela la sua filiazione spirituale con Pavia. La chiesa fu riedificata nel 1576.
Chiesa di Sant'Agostino
Diocesi di Alba ( sec. XVII )
La chiesa di Sant’Agostino, situata a nord dell’abitato accanto all’arco di Belvedere, fu realizzata tra il 1672 ed il 1677, su commissione della confraternita dei Disciplinati Bianchi o di Sant’Agostino.
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Diocesi di Asti ( sec. XV; XVIII )
Chiesa quattrocentesca dedicata ai Santi Cosimo e Damiano, rimaneggiata nei secoli successivi, con pitture interne del Morgari e dei fretelli Pozzi di Bergamo.
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Diocesi di Alessandria ( sec. XIX; XX )
La chiesa di San Giovanni Evangelista è, in ordine cronologico, il primo luogo di culto cattolico del quartiere "Cristo" di Alessandria. La chiesa è a forma di croce latina in stile neoromanico, con tre navate, affiancata da un alto campanile.
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie e Sant'Antonio Abate
Diocesi di Torino ( sec. XVIII )
La Confraternita di Santa Croce, detta dei “Battuti Bianchi” o dei disciplinati della Beata Vergine delle Grazie e di Sant’Antonio Abate, fu fondata nel 1471 con il benestare del Vescovo di Torino.
Chiesa di Santa Maria Assunta
Diocesi di Novara ( sec. XVII; XVIII; XIX )
La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è uno degli edifici religiosi più imponenti e maestosi della Diocesi di Novara; l’apparato decorativo interno è un interessante esempio di arte settecentesca.
Chiesa della Madonna del Popolo
Diocesi di Novara ( sec. XVII; XVIII )
Edificio religioso di proprietà comunale ricca di opere d'arte del XVII secolo.
Chiesa di San Bartolomeo
Diocesi di Novara ( sec. XII; XV; XVII )
Importante edificio religioso edificato sopra un preesistente sito del XII secolo. Pregevoli opere pittoriche all'interno: Morazzone, Cuzzio e Antonio Pini.
Cappella del Santo Sudario nella chiesa dell'Assunta
Diocesi di Saluzzo ( sec. XVII )
La Cappella del Santo Sudario di Scarnafigi ebbe tale dedicazione per le disposizioni testamentarie del 1637 del conte Antonio da Ponte. A decorare il raffinato ambiente concorsero gli stuccatori Rusca ed il pittore Jean Claret.
Castello di Magliano Alfieri - Cappella del Santissimo Crocifisso
Diocesi di Alba
Sulla facciata est del castello di Magliano Alfieri è posto l’accesso alla cappella privata della famiglia, mirabile esempio di barocco maturo. All’interno tutte le componenti iconografiche risalgono al pieno Settecento.
The Decorators

The list of great decorators is a handbook of Piedmont’s art history and starts with Giacomo Jaquerio’s refreshing International Gothic, then continues with the Emilia-style Renaissance of Giovanni Martino Spanzotti and the elegant Late-Flemish tendencies of Defendente Ferrari. Gaudenzio and his school, including the noteworthy Bernardino Lanino then reached maturity. Guglielmo Caccia or Moncalvo was the Palma the Younger of Piedmont, at the height of the Counter-Reformation. Next came the Caravaggio tempest with followers, supporters and late admirers of the Classical style: Giovanni Antonio Molineri, Bartolomeo Caravoglia, Andrea Pozzo, Jan Claret. Extensive frescoed walls were painted by Giovanni Carlo Aliberti, Stefano Maria Legnani, Mattia Bortoloni, and the highly talented Pier Francesco Guala Claudio Francesco Beaumont was the Boucher of Piedmont, followed at a distance by Michele Antonio Milocco. Sculptors include Carlo Giuseppe Plura, Giovanni Battista Bernero and Stefano Maria Clemente.