Cappella dell’Annunziata
Diocesi di Susa ( sec. XVI )
La Cappella è detta anche “Cappella di San Cristoforo”, per la grande figura del Santo affrescata all’esterno. Il Santo veniva rappresentato sulle pareti esterne degli edifici posti lungo vie di transito, a protezione dei viaggiatori e di pellegrini.
Cappella di Sant’Andrea a Ramats
Diocesi di Susa ( sec. XVI )
Dal basso Medioevo, in area occitana e anche a Ramats, erano messe in scena la Vita dei Santi o la Passione di Cristo. Il sagrato della cappella di Sant’Andrea ospitava i Mystère del santo a cui partecipava la popolazione in qualità di attori.
Sacra di San Michele
Diocesi di Susa ( sec. X; XII )
La Sacra di San Michele, fondata tra il 983 e il 987, fu uno dei più importanti centri della cultura monastica europea. È, inoltre, uno dei più importanti monumenti romanici a livello internazionale, simbolo, dal 1994, della Regione Piemonte.
Chiesa di San Pietro
Diocesi di Susa ( sec. XIII )
La chiesa, attestata già prima del 1158, fu sede di parrocchia fino al 1320. Conserva al suo interno una fitta e affascinante stratificazione di affreschi, datati tra l’XI e il XV secolo, con interventi di Giacomo Pitterio e dei fratelli Serra.
Cappella di Santo Stefano
Diocesi di Susa ( sec. XIII )
La facciata a nord dell’edificio è stata affrescata da Bartolomeo e Sebastiano Serra di Pinerolo, tra il 1483 e il 1490, con la Cavalcata dei Vizi e delle Virtù, un tema edificante che nel Medioevo veniva raffigurato all’esterno degli edifici.
Chiesa di San Giorgio Martire
Diocesi di Torino ( sec. XV )
La chiesa di San Giorgio Martire, appartenente alla parrocchia SS. Trinità, è gestita dall’ Associazione Amici di San Giorgio in Valpega Onlus, e rappresenta la chiesa medievale più antica del Canavese.
Chiesa di Santa Maria di Spinerano
Diocesi di Torino ( sec. XI )
Dell'originale impianto romanico rimangono oggi l'abside e il campanile. L'aula, rifatta in epoca successiva, si presenta oggi più stretta e corta dell'originale ed è coperta da una volta a botte lunettata.
Chiesa di Santa Caterina
Diocesi di Mondovì ( sec. XIII; XVIII )
Conserva affreschi pregevoli e un bellissimo e raro Battesimo di Gesù di Rufino di Alessandria, oltre al ciclo su S. Sebastiano datato 1469.
Chiesa di San Fiorenzo
Diocesi di Mondovì ( sec. XIII )
Conserva sacre rappresentazioni, a cui lavorarono certamente più artisti, datate 24 giugno 1472 che occupano una superficie di ben 326 metri quadrati. Si è immersi in una vera e propria “Biblia Pauperum”.
Chiesa di San Maurizio
Diocesi di Mondovì ( sec. XI )
Conserva alcuni tra i più antichi affreschi piemontesi: un Cristo Pantocratore, gli Apostoli ed gli Evangelisti e curiose figure allegoriche.
Cappella della Madonna della Neve
Diocesi di Mondovì ( sec. XV )
Grandiosa crocifissione, l’inferno e la città celeste dove Maria è incoronata tra santi e angeli musicanti.
Pieve Santa Maria di Bredolo
Diocesi di Mondovì ( sec. IX )
“Il più antico e il più bel monumento dell’estremo Medioevo che rimanga nelle nostre parti.” Emanuele Morozzo della Rocca.
Cycles de fresques

La fresque murale est une affaire italienne. Elle réunit l’habileté de celui qui prépare le mur à la maestria du peintre qui, dans une seule journée, peut peindre «a buon fresco» une portion importante de «grassello», la dernière couche d’enduit. Les couleurs le pénètrent et on peut dire qu’elles restent fixées dans le mur, sauf problèmes particuliers dus en général à une mauvaise manutention du toit. C’est seulement en Italie que certains artistes ont reçu leur surnom en fonction de leur capacité à peindre rapidement: «fa presto», «presto e bene». Les Piémontais ne sont pas en reste, on peut mentionner les peintures antiques redécouvertes dans la soupente de Sant'Orso à Aoste et le grandiose appareil décoratif de Mattia Bortoloni au Sanctuaire de Vicoforte (sans oublier Jaquerio à Ranverso, Spanzotti à Ivrea, Gaudenzio et Tanzio à Varallo, Pozzo à Mondovì, Aliberti à Asti).