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Chiesa dei Santi Elena ed Eusebio

Diocesi di Asti ( sec. XVII )

Piazza Mons. G. Goria, 1 - 14018

L’attuale chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Elena ed Eusebio, ma conosciuta dai più come S. Maria Assunta, nome dell'Ente Parrocchia di riferimento, fu di proprietà dell’Opera Pia di S. Elena fino al 1973, quando passò di effettiva proprietà prima al Beneficio parrocchiale di S. Maria di Musanzia e poi all’Ente Parrocchia di S. Maria Assunta con decreto vescovile del 1986. L’Opera Pia di S. Elena, con regolare atto pubblico del 4 maggio 1887 Rogito Scapino, aveva ceduto la chiesa in uso al parroco per le funzioni parrocchiali in quanto la precedente chiesa parrocchiale di S. Maria di Musanzia era stata interdetta nel 1842 e successivamente demolita nell’anno 1887.
La chiesa fu realizzata per volere di Mons. Giacomo Goria, Vescovo di Vercelli e fondatore stesso dell'Opera di Sant'Elena e degli Oblati di Sant'Eusebio, edificata nelle attuali linee barocche su progetto di Amedeo di Castellamonte, inglobando una precedente cappella già documentata nel 1556. I lavori furono diretti dal capomastro luganese Francesco Garvi e durano dal 1646 al 1652, anno in cui venne benedetta. Nel decennio successivo venne completato l'interno e fra il 1662 ed il 1664 lo stuccatore luganese Giovanni Luca Corbellini eseguì lo stemma vescovile con angeli e gli stucchi delle virtù teologali. La pianta della chiesa si presenta a navata unica terminante con abside rettangolare, sagrestia, campanile e con quattro cappelle laterali voltate a botte con arcate decorate da cornici in stucco e figure allegoriche; le cappelle sono dedicate a San Carlo Borromeo, all’Immacolata Concezione, a San Francesco d’Assisi ed alla Crocefissione; la navata centrale è scandita da lesene binate con capitelli corinzi in stucco ed è coperta da volta a botte lunettata con arconi centrali.
Nel 1671 anno del centenario della nascita di mons. Goria, morto improvvisamente nel 1648, la chiesa venne solennemente consacrata.
Gli stalli del coro e del pulpito, realizzati in legno di noce da Alessandro Riccio di Cortandone e Bernardino Bertolino di Montafia, risalgono al 1671 mentre l’intaglio della cattedra maggiore del coro e del baldacchino sono del 1672, opera di Giovanni Battista Rusca di Lugano.
Nel 1679 lo stuccatore luganese Solari, su disegni di Castellamonte, realizzò gli intonaci e gli stucchi della facciata; la facciata si presenta a due registri, interrotti da colonne giganti reggenti in sommità il frontone, con portale centrale con portone ottocentesco del minusiere Giovanni Degasparis e soprastante finestra rettangolare sormontata da timpano curvilineo; nel 1901, ad opera della ditta Parmetler e Beccaria, si procedette ad un corposo intervento di restauro che comportò il rifacimento di parte delle decorazioni in stucco e degli intonaci.
Nel 1686 venne installato l'altare maggiore, attribuibile a Tommaso Carlone; nel 1874 venne realizzata la bussola lignea su progetto del falegname Goria di Villafranca. Nel 1925 il parroco Francesco Bugnano fece sopraelevare, su progetto dell’ing. Giuseppe Gallo di Torino, il campanile di 13 metri con cupola di rame e vi installò un concerto di sei campane in Mib della premiata fonderia Francesco D’Adda e figli di Crema. Sono risalenti agli anni Quaranta del Novecento i rivestimenti di marmo delle pareti del presbiterio. Dalla prima metà del Duemila è in atto una campagna di restauri che ha interessato tra l’altro le quattro cappelle laterali, la pavimentazione della chiesa, l’altare maggiore ed il coro seicentesco.
Degna di particolare interesse e devozione è la cappella dedicata a San Carlo Borromeo, che ospita due tele aventi ad oggetto l’ostensione della Santa Sindone: la tela di ambito piemontese “San Carlo Borromeo in adorazione della Sindone” (1671-1672) e la tela del "Beato Amedeo di Savoia che venera la Sindone”, sec. XVIII, restaurata nel 2012 e proveniente originariamente dalla chiesetta campestre del Beato Amedeo.

La festa liturgica principale è il 15 agosto, solennità di S. Maria Assunta. Nella vigilia della festa, alle ore 21, si tiene la fiaccolata da Piazza Santanera, dove sorgeva l’antica Pieve di Musanzia, alla chiesa parrocchiale. A seguire: Messa e rinnovo della consacrazione della parrocchia alla Madonna.

Il 31 gennaio, alle ore 21 Messa, in onore di San Giovanni Bosco, con predicazione di un salesiano.

Nei venerdì di Quaresima: alle ore 17.15 Via Crucis e preghiera al Santo Volto di Cristo presso l’altare di San Carlo, dove è raffigurato il Santo che venera la Sacra Sindone; alle ore 18 Messa, al termine della quale ci si porta presso l’altare del Calvario per rivolgere una supplica a Gesù Crocifisso.
Sabato Santo: nel coro seicentesco, alle ore 9 lodi mattutine e condivisione; alle ore 17 vespri e accoglienza dei bambini che saranno battezzati nella veglia pasquale.

Il 6 maggio, festa di San Domenico Savio, alle ore 21 fiaccolata nella piazza della chiesa e benedizione dei bambini.

Il 23 dicembre alle ore 21 concerto pro-restauri e presentazione dello stato dell’arte dei lavori.

Accessibilité
La festa patronale di Villafranca d'Asti

Ricerca storica a cura di Renato Bordone

Tela sindonica del Beato Amedeo di Savoia

Tela proveniente dalla cappella campestre del Beato Amedeo restaurata in memoria del prof. Renato Bordone.

Cappella campestre di Beato Amedeo

Testo a cura di Renato Bordone

Lun-Dom 08:00 - 20:00

Le site pourra être visité durant l'horaire indiqué sauf en cas de célébrations liturgiques

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Sab -
Dom 11:15

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Asti
type d'édifices
Chiese e comunità parrocchiali
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Piazza Mons. G. Goria, 1 - 14018
tél
0141.943.092
email
parrocchiavillafrancaat@gmail.com

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